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La degustazione |
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Giallo dorato brillante. |
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Naso potente segnato da note di frutta secca e funghi porcini secchi, il tutto sottolineato da una delicata ossidazione contrastante. |
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Al palato si presenta potente e concentrato. Il succo è ampio e fine allo stesso tempo. Promette un potenziale di invecchiamento eterno! |
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Il consiglio del sommelier |
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Decantare almeno un'ora prima di servire tra i 18 e i 20°. |
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Formaggio Comté stagionato, indivia gratinata con formaggio, pollo ai funghi, torta salata ai funghi, aragosta all'americana. |
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Da oggi fino al 2050 e oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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L’amore per la terra è sempre stato un'evidenza per Benoît Badoz, che ha vissuto tutta la sua vita tra le vigne ed è partito qualche tempo all’estero per familiarizzare con i vigneti del mondo. È in questa ottica che si rispecchiano i due stili che troviamo nei suoi vini: da un lato una gamma più tradizionale e dall’altra una più moderna, ma sempre nel rispetto dei territori del Jura. Nascono qui, in biodinamica, vini identitari, vivaci e vibranti, sempre squisiti, ma soprattutto vini ossidativi notevoli.
Fiore all'occhiello degli abbinamenti enogastronomici, il vino giallo è unico nel suo genere e il suo potenziale di invecchiamento è praticamente eterno. |
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Il Côtes du Jura Vin Jaune Bianco 2017 è stato imbottigliato a gennaio e abbiamo avuto l'occasione di degustarlo in anteprima. Il 2017 è stato un anno particolarmente gelido che limitato le rese. Si tratta quindi di un oggetto da collezione se teniamo conto del fatto che rappresenta circa il 4% dei volumi del Giura. Solo 37 botti sono state prodotte! Il succo è potente e concentrato, contrastato da un'immensa finezza. In bocca è un'esplosione di frutta secca e funghi porcini secchi che precedono un palato di notevole ampiezza e forza. Se decantato per almeno un'ora possiamo già apprezzarlo in compagnia di un formaggio Comté maturato per 24 o 36 mesi (evitate Comté troppo fioriti che avrebbero difficoltà a sostenere il vino). Potenziale di 30 anni e oltre… Valutato 96/100 dal nostro Comitato di Degustazione. |
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Vendemmia manuale, lieviti indigeni, affinamento per 6 anni in botti di rovere in cantine secolari seminterrate in muri di pietre naturali. Imbottigliato il 9 gennaio 2024.
Azienda in conversione all'agricoltura biologica dal 2019. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 2 stelle nella Guide Bettane et Desseauve 2025 Guide B+D 2025 : 93/100 Vino valutato 96/100 dal nostro Comitato di Degustazione |
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