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La degustazione |
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Denso e colorato, rosso quasi nero, con riflessi violacei. |
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Aromi concentrati di frutti maturi, accompagnati da note di tartufo nero e grafite che ricordano il Cabernet Franc. |
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Il sorso è ampio, denso e carnoso, con tannini rivestiti e ben integrati. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 16 e 18°. |
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Carni rosse, tacchino al forno, petto di pollo cremoso. |
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Entro il 2034. |
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La tenuta e il vino |
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Il pioniere dell'agricoltura biologica Marc Plouzeau ha scelto Chinon e lo Château de la Bonnelière per portare avanti il suo percorso sperimentale. E sebbene le vigne appartengano alla sua famiglia dal 1846, ha convertito i 33 ettari al biologico e introdotto nuove tecniche più avanguardiste.
Giocando con la diversità dei terroir di ciottoli, argilla-calcare e silice, il vigneto si trasforma in una scacchiera rivelando tutte le sfumature del Cabernet Franc, tra morbidezza, energia e potenza. |
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Lo Chinon 4ème Génération Rosso 2022 si presenta particolarmente denso e colorato, rivelando fin dall'apertura bellissimi aromi concentrati di frutti maturi, accompagnati da note di tartufo nero e grafite che ricordano il Cabernet Franc. Il sorso è ampio, denso e carnoso, con tannini rivestiti e ben integrati. Una magnifica bottiglia da conservare per ancora 8 o 10 anni. |
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Vendemmia manuale, vigne di 40 anni, fermentazione per 1 mese, fermentazione malolattica svolta, affinamento per 12 mesi in legno. |
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Ricompense |
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Voto Valap 92-93/100 |
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