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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Capretto arrosto al timo e rosmarino, spalla di agnello al forno in crosta di erbe aromatiche, costata di manzo, piccione al pepe nero macinato. |
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Entro il 2030, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Nel Priorat il Clos Mogador è opera della famiglia Barbier, che si innamorò di questo anfiteatro che si affaccia sul fiume Siurana. Una favola nata nel 1979, in queste terre esiliate della Catalogna, uno dei vigneti più antichi della penisola iberica.
L'altitudine, la freschezza e le diverse esposizioni di cui godono le vigne permettono la nascita di rossi potenti ispirati alla filosofia borgognona.
Formatosi nella regione borgognona e passato per Pétrus, René Barbier ha offerto alla tenuta un riconoscimento mondiale e oggi i suoi vini contano tra l’élite accanto ai grandi Vega Sicilia, Pingus e Mas la Plana.
Questa mitica tenuta, estesa sui terroir di scisto e quarzo, forgia vini di estrema finezza, regolarmente premiati con le più alte valutazioni dalla guida Parker. |
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Vigne a 350 metri di altitudine. Macerazione per 35-65 giorni con lieviti indigeni. Affinato in botti da 2000 litri per 18 mesi. Imbottigliato a fine luglio 2022. Zuccheri residui: 0,8 g/l |
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Ricompense |
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Robert Parker: 97/100 |
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