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La degustazione |
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Rosso scuro con riflessi carminio/granati. |
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Fin dal primo naso scopriamo la presenza del Syrah attraverso le note lardellate/affumicate sottolineate da un tocco speziato. |
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Sorso fresco dal gusto morbido e delicato. I tannini sono fini, la trama concentrata e armoniosa. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Grigliate di carne, costolette di agnello al rosmarino, salumi artigianali, petto di pollo al peperoncino di Espelette. |
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Entro il 2029. |
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La tenuta e il vino |
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Tra i nuovi talenti della Languedoc, impossibile non citare il Clos des Reboussiers, una delle giovani realtà più promettenti del momento sul Pic Saint-Loup. Da cinque anni a gestire l’attività è Dorian Rebattel, producendo vini freschi e intensi, provenienti da terreni calcarei, che spiccano tra i vini della loro categoria. |
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Il Pic Saint-Loup Rosso 2020 è un vino fresco ed equilibrato, con frutto maturo e attacco fresco e speziato. In bocca rivela sapori sfumati e raffinati, con tannini fini e gessosi. Al gusto ricorda la mora, il ribes nero e i fiori, con sapori di grafite sullo sfondo. Un rosso morbido e sorprendentemente fresco, già aperto ed espressivo, ma che continuerà ad evolvere nei prossimi dieci anni. Una splendida lettura del Pic Saint-Loup, valutato 93/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione in vasche di cemento e botti. Affinato per 12 mesi.
Vino certificato biologico. |
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Ricompense |
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Voto Valap 93/100. |
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