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Bordeaux

Château Bel Air-Marquis d'Aligre - Margaux - Rosso - 1996

Caratteristiche

Paese/Regione: Bordeaux

Annata: 1996

Denominazione: AOP Margaux

Vitigno: Blend di Merlot, Malbec, Cabernets e Petit Verdot

Alcool: 12,5 % vol.

Colore: Rosso

Capacità: 75 cl

Ricompense

Vino valutato 97/100 dal nostro Comitato di Degustazione

— Indisponibile —

Vino:

Grandi emozioni garantite con lo Château Bel Air Marquis d'Aligre 1996. Un concentrato di finezza, con aromi delicati di frutti rossi e spezie, portato da un corpo slanciato, fresco e di grande morbidezza. È soave, sapido, esplosivo sul lungo finale. Da decantare prima di servire su una carne stufata o selvaggina piccola. Il suo potenziale è ancora grande, i più pazienti possono attendere ancora qualche anno prima di stapparlo. Arte allo stato puro.

Vinificazione:

Vendemmia manuale, selezione delle migliori parcelle, lieviti indigeni, vinificazione e affinamento per 36 mesi in vasche di cemento, nessuna filtrazione. Imbottigliamento presso lo château.

Occhio:

Rosso-arancio con riflessi marrone-arancio.

Naso:

Naso nobile e di bella evoluzione, con note di frutta a nocciolo, spezie, tabacco e un tocco di grafite portato dal Cabernet. Legnosità assente.

Bocca:

Bocca piena ed elegante su un frutto nobile e fine. È un vino longilineo, di grande morbidezza, sapido ed esplosivo sul finale.

Temperatura:

Decantare prima di servire tra i 16 e i 18°C.

Abbinamento cibo e vino:

Spalla o cosciotto d'agnello in crosta di erbe e funghi saltati in padella, carne stufata, selvaggina in salsa, formaggio Saint-Nectaire stagionato.

Maturazione:

Da oggi fino al 2028 e oltre per gli intenditori

Jean-Pierre Boyer è un libero pensatore che si spinge al di là degli schemi e dei sistemi mediatici. Ed è grazie a questa sua filosofia che riesce a distinguersi con i suoi Margaux rari e di grande classe. 

Con più di 70 vendemmie al suo attivo, Jean-Pierre Boyer è più di un semplice enologo. È un artista che sa dare priorità alla vigna ricercando e selezionando solo le uve più mature per i suoi vini. Affina i suoi vini in tini fino a maggio, poi per un breve periodo li passa in barrique di legno e infine li riporta nei tini per altri due anni, proprio come si faceva nell'800. Un processo di affinamento lungo e complesso che conferisce alle sue bottiglie una finezza e una morbidezza incredibili, degni di un vero maestro.