Château Latour - Pauillac - Rosso - 2015

Vino:

Con il 97% di Cabernet-Sauvignon, il Pauillac Château Latour Rosso 2015 rivela il suo innegabile fascino, dispiegando un bellissimo frutto nero sublimato dalla ciliegia, il ribes nero e la prugna, con sfumature floreali, speziate e mentolate. Il sorso è corposo, con una bella maturità e tannini setosi. La freschezza lo rende irresistibile e il finale è particolarmente persistente, minerale e gustoso. Valutato 96/100 Parker e 97/100 Guide des Meilleurs Vins de France 2024 e Guide Bettane et Desseauve.

Vinificazione:

La vendemmia viene diraspata e pigiata, quindi trasferita in vasche di fermentazione in acciaio inox. La fermentazione può durare fino a tre settimane. Dopo la scolatura, durante la quale il vino fiore viene separato dalle vinacce, il vino viene trasferito di nuovo nei tini per subire una seconda fermentazione detta malolattica. Ogni vino viene poi assemblato in tini, poi inserito nelle botti durante il mese di dicembre. Inizia quindi l'affinamento del vino che durerà per circa 18 mesi.

Occhio:

Rosso intenso e brillante.

Naso:

Aromi di ciliegia, ribes nero e prugna sublimati da sfumature floreali, speziate e mentolate.

Bocca:

Spinto dalla grande maturità dell'annata, rivela un perfetto equilibrio tra la struttura di grande consistenza, e il gusto raffinato, con tannini setosi e una freschezza irresistibile. Il tutto sublimato dalla grande persistenza finale.

Temperatura:

Servire tra i 14 e i 16° in un calice ampio.

Abbinamento cibo e vino:

Quaglia ai fichi, agnello al rosmarino, costata di manzo in crosta di erbe aromatiche al forno.

Maturazione:

Entro il 2040, oltre per gli intenditori

Lo Château Latour è una delle realtà più famose e prestigiose di Bordeaux. Guidato dalla famiglia Pinault dal 1993, questo Premier Grand Cru Classé du Médoc ad ogni annata ci delizia con le più belle letture del settore, spingendosi costantemente al di là dei limiti in termini di raffinatezza ed eccellenza. L'introduzione di metodi biologici esalta ulteriormente l'espressione del terroir e ormai i vini dello château non hanno equivalenti.




François Pinault, il proprietario, e Frédéric Engerer, il direttore generale, realizzano un lavoro spettacolare che permette la nascita di vini biodinamici unici nel loro genere.